MOSTRA CONCORSO ROTARY CLUB 2025

METAMORFOSI PER IL NOSTRO FUTURO

RIFLESSIONI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Mostra-concorso Rotary Galvani Bologna 

 

“Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi perché noi dobbiamo esistere insieme.”

Joseph Beuys

 

Negli ultimi 4 anni, il 22 aprile, Giornata della Terra, è diventato un appuntamento fisso del nostro Liceo per celebrare con gli studenti questa giornata, grazie alla mostra - concorso legata a tematiche ambientali e promossa dal club Rotary Galvani di Bologna. 

Nelle scorse edizioni sono state affrontate tematiche inerenti: “L’acqua”, “La terra”, “L’aria” e “Il Fuoco”, quest’anno il tema verte sui cambiamenti climatici.

Il clima sta cambiando più velocemente di quanto si prevedesse e gli effetti sono già visibili agli occhi di tutti: mutamento delle condizioni meteorologiche, l’innalzamento del livello del mare e altri fenomeni meteorologici ancora più estremi. Le emissioni di gas a effetto serra, derivanti dalle attività umane, sono la forza trainante del cambiamento climatico e continuano ad aumentare. 

Occorre prendere coscienza che una parte del cambiamento climatico è ormai in atto ed è necessario attuare provvedimenti, consapevoli che per affrontare il tema bisogna cambiare anche le nostre abitudini quotidiane ed è basilare un’azione collettiva.

Diventa fondamentale attivare un processo di cambiamento partendo non solo dalla scienza, ma anche da un’arte che sappia lavorare sul nostro immaginario, facendoci toccare con mano l’urgenza di un problema che non può più essere rimandato. L’arte contemporanea si è già schierata per sensibilizzare il pubblico al grande problema del XXI secolo, dimostrando che l'arte e la cultura possono essere uno strumento potentissimo per favorire una transizione ecologica.

Diceva Joseph Beuys, l’artista, filosofo e precursore attivo di problematiche che ancora oggi dilaniano il nostro pianeta: «Un’idea ordinata di ecologia può derivare solo dall’arte, la sola forza rivoluzionaria capace di trasformare la terra, l’umanità e l’ordine sociale, nel senso di completare la trasformazione da un mondo malato ad un mondo in salute»

E ancora, Beuys dichiarando: “siamo dei seminatori” sosteneva che “ bisogna seminare sia sul terreno impervio, sia sul terreno fertile, non importa se non nascono tutti i frutti, basta che ne germogli uno, che produrrà altri frutti, altri semi, altri frutti, e noi andremo a letto tranquillamente la sera, con grande serenità”. 

Partendo da queste considerazioni i ragazzi hanno risposto al problema della crisi climatica attraverso manufatti artistici che riflettono, interrogano e sfidano le questioni ambientali, cercando di  sensibilizzare i fruitori all’importanza del rispetto del nostro ambiente.

Agli studenti è stato richiesto di presentare un elaborato artistico con tecnica libera inerente al proprio percorso di studi, frutto di lavoro sia individuale sia di gruppi di studenti o di classe. 

Una commissione composta dal presidente e da alcuni rappresentanti del Rotary Galvani, affiancati da alcuni docenti dell'istituto, esperti nell'ambito artistico, ha selezionato e premiato i migliori elaborati. Le opere presenti nel catalogo sono state esposte al Centro di didattica delle arti in Via Cartolerie, in una mostra dedicata. Novità di quest’anno, l’installazione “IsArt abbraccia la natura” che amplia i confini della mostra con un intervento site specific nel cortile della sede di Via Marchetti.

Il tema affrontato ha dato vita a tante espressioni differenti, più o meno profonde, più o meno provocatorie, che si sono manifestate in una varietà di forme, tra cui installazioni, performance, manufatti di pittura, scultura, ceramica e video e in alcuni casi facendo uso di materiali riciclati o biodegradabili, alla ricerca di pratiche artistiche più sostenibili.

Le opere si trasformano così in “oggetti parlanti” ricchi di significati che mettono in risalto la sensibilità dei nostri studenti e che possano trasmettere l’urgenza di una tematica così delicata, dimostrando in questo modo la forza dell’arte e confermando il pensiero di Beuys: “La rivoluzione siamo noi”.

Se il ruolo degli studenti è stato quello di esprimersi e liberare il frutto delle proprie idee, ci auguriamo che quello del pubblico sia stato di comprendere, recepire, interiorizzare il messaggio, nella speranza che si vada verso una “metamorfosi”, nel nostro ambiente, positiva per il nostro futuro.

 

Bologna 22/03/2025

Prof.ssa Barbara Burgio 

referente del progetto

INAUGURAZIONE E PREMIAZIONE LUNEDì 5 MAGGIO ORE 18,00

Pubblicato il 19-04-2025